Lettere dure
Il Direttore Generale di un'azienda chiede alla sua segretaria di preparargli una lettera per sollecitare un cliente al pagamento di alcune fatture: - Signorina, mi raccomando, sia incisiva, ma non troppo dura; che il messaggio sia chiaro, ma non sia troppo spigolosa. Bisogna che il Cliente capisca che vogliamo essere pagati, ma cerchiamo di non farlo arrabbiare. La segretaria si mette al PC e scrive, quindi stampa e porta la lettera al Direttore. Questi la legge: - Sì, mi pare che vada bene, il concetto è chiaro, diretto; solo, però è un pò dura, signorina, un pò troppo spigolosa... ammorbidisca un pò, smussi qualche angolo. La segretaria ritorna al PC, modifica la lettera secondo le indicazioni avute e la riporta al Direttore: - Sì, va bene, il concetto è rimasto inalterato, chiaro e diretto, c'è qualche smussatura rispetto a prima, ma è ancora un pò troppo spigolosa. Sia gentile, ammorbidisca ancora. La segretaria così fa, ristampa e va dal Direttore: - Ohhh, finalmente! E' perfetta! Il concetto è chiaro e diretto, pur non essendo dura e non presentando spigoli. Perfetto! Brava, signorina! Soltanto una correzione, qui, vede? Dove ha scritto: "'A zzoccola 'e mammeta", corregga: "zoccola", va con una "zeta"!...
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